#amicizia e social media
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pier-carlo-universe · 15 days ago
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Che cos’è l’amicizia? Una geniale frase di Seneca che illumina il concetto di vero amico
Un viaggio nell’essenza dell’amicizia secondo il filosofo romano.
Un viaggio nell’essenza dell’amicizia secondo il filosofo romano. L’amicizia secondo Seneca.L’amicizia è uno dei legami più profondi e significativi che un essere umano possa sperimentare. Ma cosa definisce realmente un vero amico? Lucio Anneo Seneca, il grande filosofo e scrittore romano del I secolo d.C., ci offre una riflessione che attraversa i secoli: “Il vero amico è un altro te stesso.”…
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ilmondopositivo · 1 year ago
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Evento programmato 26 ottobre: BlInd Bloggare Indipendenti
#SaveTheDate - 26 ottobre 2023, 19:30-21:00 - Castelfranco Veneto (tv). WordPress meetup - BlInd - Bloggare Indipendenti. .#a11y #WordPress #accessibility
UPDATE: evento spostato a ottobre. Cosa fai stasera? Cosa facciamo stasera (13 settembre) sono, detta come va detta, cazzi nostri. Pare che WordPress ci voglia rimorchiare; ma a breve, il 26 ottobre, ci sarà un evento programmato. Fablab, Castelfranco Veneto (Tv), ore 19:30 save the date: BlInd – Bloggare indipendenti. Non è un evento su HIV Il polo negativo dell’atomo, nonché Elettrona, la componente femminile del Mondo…
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raikkonenvettels · 1 year ago
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Non sono la stessa persona delle Ask precedenti. Qui nel fandom Charlos si nasconde molto la testa sotto la sabbia perché non si può speculare su due persone reali (come se non facessimo tutti gossip nella nostra vita fuori dai social), sono entrambi felicemente fidanzati (si vede proprio, come no), etc. Ma è chiaro che qualcosa bolle in pentola tra quei due da un bel po' (credo almeno metà 2021). Il loro linguaggio del corpo (non bisogna essere un esperto FBI per capire la confidenza eccessiva che hanno col corpo altrui), le cose che dicono (sanno dettagli troppo intimi dell'altro), le palesi bugie che raccontano per coprirsi (il video di fine agosto dove parlano del Sud della Francia ???), le loro storielle d'amore ridicole (paparazzate concordate, linguaggio del corpo rigido, indifferenza totale e netta differenza rispetto altre coppie del paddock che si amano)... ora, la verità la sanno SOLO LORO e i loro staff strettissimi. Io morirò senza saperla sicuramente. Forse non è mai successo niente, forse è già successo di tutto, forse sono coscienti dell'attrazione che esiste tra entrambi, forse è seppellita sotto l'etichetta "compagni di squadra", ma mi dispiace vedere quanto la gente, specie di questo stesso fandom, sia assolutamente CIECA nei loro confronti per pregiudizi eteronormativi (basta una qualsiasi donna accanto per essere automaticamente etero ed intoccabile) e per paura ipocrita di dire le cose come stanno veramente. Perché io, anche se ti sto scrivendo in modo anonimo, non ho paura certamente a dire le cose come stanno: tra Charles e Carlos stanno TUTTI i segnali fisici, linguistici e concreti di una attrazione/confidenza molto profonda, che, per mia esperienza, deriva da una base esplicita romantica e sessuale tra loro due, ormai realizzata. E non mi sono mai bastate le loro ridicole relazioni, passate e future, per distogliermi da quello che accade tra loro ogni santo weekend. Sono moooolto fortunati, l'età media di chi li segue è bassa (sono praticamente ragazzine ingenue con zero esperienza di vita e badano più a ossessionarsi coi vestiti delle wags che il resto) e certamente non potrebbero mai credere che i loro beniamini hanno storie pr/fake e che se la fanno tra di loro sotto al naso di tutti ;) ps: Charles è assolutamente bi per me (e riesce a essere più preso pubblicamente delle sue ragazze varie, ma sono sempre mezze influencer che stanno con lui per la fama perché sanno che avranno alla fine un bel calcio in culo da lui, che ha una tendenza al tradimento molto spiccata, si scoccia di loro e queste non saranno mai una priorità per lui; l'ultima nemmeno si degna di andare sotto il podio a festeggiarlo, però in compenso in prima fila con lui a vedere i Lakers e va in giro a marchettare roba con la finta fidanzata di Sainz, con cui ha una "amicizia" chiaramente falsa lol), Carlos gay (e per questo sta molto controllo da parte della sua famiglia cattolica e tradizionalista, con parentele importanti tramite i matrimoni delle sorelle - una è sposata col figlio di uno degli uomini più ricchi di Spagna, l'altra con un nobile -, le sue storie sono tutte ridicolmente finte e lui nemmeno le tocca con un dito e quando lo fa, sembra che si schifi... In compenso, non si schifa mica a toccare il culo di Leclerc). Ciao!
carx anon, voglio farti sapere che con questo bellissimo papiro tu hai espresso perfettamente quello che io ho sempre pensato ma non ho mai detto (per paura di linciaggio aojdjdn)
comunque sì, concordo con tutto quello che hai detto perché io giuro, potrebbero chiamarmi scemx quanto vogliono ma anche io i segni li vedo chiaramente e ho sempre SEMPRE pensato che tra di loro qualcosa c’è e c’è sempre stato, perché è oggettivo le vibes tra loro due sono molto molto più romantiche del normale.
non voglio essere quella persona però dai, il fatto che carlos abbia aspettato così tanto per sposare isa quando TUTTI (e dico tutti, anche io lo ammetto) si aspettavano la proposta di matrimonio, per poi lasciarla/essere lasciato senza alcun apparente motivo (che con questa teoria sarebbe una persona con il nome che fa rima con Lharles Ceclerc) mi aveva già fatto storcere il naso molto tempo fa, ma devo dire che dopo aver visto le recenti foto di carlos e la sua fidanzata attuale mi sono praticamente convintx che qui gatta ci cova.
e poi beh non parliamo manco di charles e del fatto che cambia più ragazze che mutande probabilmente (non lo sto giudicando eh, sto solo esponendo i fatti), però con carlos fa sempre gli occhi a cuoricino e continua a toccarlo costantemente (mood) da praticamente quando si sono conosciuti. il mio bimbo non è molto subdolo, ma noi lo amiamo esattamente così <333
e poi come hai detto tu ci sono moltissimi ed innumerabili momenti sus tra di loro (quella cosa del sud della francia non ha ancora lasciato il mio cervello ci penso molto akdnsn) che ogni giorno di più mi convincono che davvero qualcosa sia successo o che comunque prima o poi succederà sicuramente. e sono solo la terza coppia di cui penso questa cosa, quindi la delulu è potente devo dire (gli atri sono lewis/nico e seb/kimi, if you know you know)
concludo col dire che tu sei un genio e molte delle frasi che hai scritto sono iconiche, grazie davvero di avermi scritto mi hai risollevato la giornata con questo deep dive <33333
ps: fbi if you think you are looking at this, no you aren’t this does not exist 🥰
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pleaseanotherbook · 2 years ago
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Membrana di Chi Ta-wei
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«"Godersi la pesca" è un modo di dire cinese che viene da una storia molto antica. Indica un'amicizia speciale tra due persone, che soltanto loro possono capire. Dai, spartiamocela, metà ciascuna, come pegno d'amore!»
“Membrana” di Chi Ta-wei edito in italiano da Add Editore è una distopia taiwanese che è capitata tra le mie cose da leggere perché mi sono innamorata della copertina mentre la osservavo dalla vetrina della Libreria Bodoni di Torino. E devo dire che mi ha molto colpito, perché non me lo ero minimamente immaginato così.
Siamo nel 2100, nella città sommersa di T. L’umanità è migrata in fondo al mare per sfuggire ai devastanti cambiamenti climatici e il mondo, dominato da potenti conglomerati mediatici, si basa sullo sfruttamento del lavoro degli androidi. Momo, famosa estetista della pelle, conduce una vita introversa e nostalgica. Ha una ferita con cui fare i conti: la madre, da cui è separata da oltre vent’anni, si ripresenta nella sua vita innescando un percorso di esplorazione di sé che metterà in dubbio la sua stessa esistenza, la natura del proprio corpo e la sua identità di genere. Il processo di trasformazione, mutamento e reinvenzione che investe Momo pone questioni radicali, al punto da chiedersi se gli esseri umani siano ancora padroni della propria memoria e del proprio futuro. Pubblicato a Taiwan nel 1995, Membrana è un classico della narrativa speculativa in cinese. Chi Ta-wei, con talento predittivo, immagina la saturazione provocata dai social media e il monitoraggio corporeo, intrecciandoli a temi distopici come il dominio della tecnologia e dei regimi capitalisti.
Adoro leggere distopie fin da ragazzina quando mi è capitato per le mani per la prima volta “1984” un po’ perché mi piace immaginare il futuro e un po’ perché mi rendo conto che abbiamo bisogno di moniti, di esperienze che ci fanno riflettere, di possibilità. Restiamo a guardare inerti noi che ci complichiamo la vita ma non siamo capaci di riconoscere i segnali di pericolo. Chi Ta-wei immagina un mondo che si sviluppa sotto il mare perché l’atmosfera terreste è diventata irrespirabile e fa parlare Momo, una estetista famosissima che cura la pelle nel suo centro estetico esclusivo e conduce una vita ritirata ed esclusiva che indulge il suo essere timida ed introversa. Tutta la sua vita è una risposta incredula e brutale ai comportamenti della madre. Dai suoi primi ricordi alla sua vita adulta da venticinquenne, tutta la sua esistenza è una domanda, un dubbio, una esplorazione. Momo si interroga, ogni volta che ha un momento per riflettere. Che cosa è successo? Che cosa c’è dietro il suo lavoro? Dove è sua madre? I suoi successi sono solo i passi per liberarsi dall’interesse morboso della sua genitrice o un modo per attirare la sua attenzione. Momo è una ragazza che ha successo, che ha studiato con impegno, che ha superato una fase difficile della sua infanzia e ne è uscita più forte. Momo esplora la sua natura e la sua solitudine, rapportandosi anche a una delle sue clienti, una giornalista che le racconta che cosa succede nel mondo, che la interroga e le offre gli strumenti per darsi delle risposte. Ogni episodio che le torna in mente rappresenta un aspetto da studiare. Ricorda la madre e scopre sé stessa. Ha paura di essere abbandonata, ha paura di non riconoscersi, ma allo stesso tempo ha paura di mischiarsi con gli altri, ha paura di prendersi cura di qualcun altro che non sia se stessa. Momo è fragile ma allo stesso tempo capace, è inquieta, ma piena di sollievo. Non c’è solo il lavoro e il rapporto un po’ antagonista con la madre, ma questo libro è anche pieno di amore, quello della madre per la figlia, quello tra due innamorati, quello di amicizia, quello che devasta ogni prospettiva. E se di Momo veniamo a conoscenza di mille sfumature non sappiamo molto della città sommersa di T, non sappiamo molto di questo 2100 confezionato per noi. I dettagli non sono molto importanti, ma le domande si affastellano durante la lettura per essere tutte risolte nel finale. È come se mano a mano che la lettura procede, la spirale in cui cade Momo avvolga anche il lettore. I confini si fanno labili e le accuse rivolte allo spazio ristretto in cui si muove la ragazza si fanno anche di chi guarda impotente. È di fatto un racconto molto intimo, nutrito della realizzazione che non serve inventarsi che atmosfere per interrogarsi su se stessi. Ma le domande non bastano e le fasi di stallo vanno risolte e il confronto non sempre porta le risposte che vogliamo e ci immaginiamo.
Il particolare da non dimenticare? Un cagnolino…
Una membrana è un involucro e una protezione e la storia di Chi Ta-wei esplora entrambe le accezioni della parola, Momo è protezione e contenimento, è una forza dirompente e una serie di riflessioni ben calibrate, calate in una atmosfera incerta e oscura che rendono la lettura ancora più interessante e unica.
Buona lettura guys!
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calciofornitura · 4 months ago
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Neymar, bentornato!
Nel terzo turno dell'Asian Champions League West Asia Zone, l'Al-Hilal ha battuto l'Al Ain 5-4, ha vinto tre vittorie consecutive nell'Asian Champions League e ha accumulato 9 punti per arrivare in cima alla lista. La cosa più sorprendente di questa partita è senza dubbio il ritorno di Neymar. Dopo 370 giorni, ha finalmente indossato la Maglia Al Hilal ed è tornato di nuovo sul campo verde, il che è stato molto emozionante. Neymar, che indossava la Maglie Calcio numero 10, è entrato come sostituto al 76° minuto di gioco. Sebbene sia stato in campo solo per più di dieci minuti, ha completato un tiro e un passaggio riuscito. Sebbene non sia riuscito a segnare un gol, ha comunque mostrato la sua straordinaria abilità personale. Dopo la partita, Neymar ha espresso la sua gioia alla telecamera: "Mi sento bene, il processo è difficile, ho sempre avuto una squadra eccellente e sono molto felice di essere tornato". Tale dichiarazione non è solo un riconoscimento del suo duro lavoro, ma anche un ringraziamento ai sostenitori. Il ritorno di Neymar è stato congratulato dal suo vecchio compagno di squadra Suarez e da molte star. Suarez ha lasciato un messaggio sui social media: "È fantastico vederti di nuovo dove dovresti essere, continua a dissipare i dubbi e mostra quanto sei grande!" Questa amicizia è toccante e mostra la sua influenza nel mondo del calcio.  Il ritorno di Neymar non è solo un momento importante nella sua carriera personale, ma anche un grande incoraggiamento per l'Al-Hilal e la nazionale brasiliana. Il trentaduenne Neymar ha ancora il potenziale per competere ad alto livello. Metterà in scena un meraviglioso duello con grandi star come Ronaldo e Benzema nell'arena saudita. Che si tratti dei fan di Neymar o degli amanti del calcio, questo ritorno è un momento che vale la pena celebrare. Spero che Neymar possa continuare a mostrare il suo talento nelle partite future e portare nuova gloria alla squadra brasiliana nelle competizioni internazionali.
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staipa · 4 months ago
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Un nuovo post è stato pubblicato su https://www.staipa.it/blog/elogio-della-diversita/?feed_id=1689&_unique_id=66f3ea8acf61d %TITLE% Negli scorsi giorni sono stato colpito dal discorso di Winona Rider per i festeggiamenti per la mattonella di Tim Burton sulla Hall Of Fame Tim, la tua amicizia è stata un dono immenso. Quando ti ho incontrato, ero una ragazzina strana. Mi hai dato fiducia in me stessa, mi hai mostrato che si può andare contro le maree del conformismo. La tua inclusività creativa ha reso l'essere strana non solo accettabile, ma qualcosa di bello, da celebrare. Winona Rider su Tim Burton Uno dei pregi di internet credo sia stato esattamente questo. Rendere più normale chi si in passato si è sentito strano. Io sono uno di questi, per una serie infinita di motivi che si notano in molti aspetti della mia vita fin dall'infanzia. Io ho voluto una Barbie perché il mio Big Jim non fosse solo, giocavo più spesso con le ragazze perché non mi piaceva il calcio, ho scelto di suonare il sassofono quando avevo sei o sette anni e ho insistito finché i miei genitori non hanno ceduto all'evidenza che quello era il mio strumento, ho praticato moltissimi sport ma nessuno di quelli che la gente guarda in TV, a parte lo sci che è comunque relativamente di nicchia. Ho sempre prediletto quelli individuali e che avessero a che fare con la natura. Ero quello a cui gli amici chiedevano consigli, non perché dessi la risposta giusta, ma perché davo la risposta diversa. Oggi gestisco un blog che non serve a niente e non va più neppure di moda, ma qualcuno mi segue lo stesso, vado in giro con un'auto vecchia di sessant'anni (nel 2025), faccio ancora sport strani, ma insomma chi mi segue qui un po' di cose immagino le noti. Soprattutto sulle mie posizioni politiche raramente allineate a qualcuno ma sempre aperte all'inclusività delle minoranze, la difesa dei più deboli e l'osteggiare i bulli. Si soffre a sentirsi diversi. Si soffre perché non si ha con chi confrontarsi e quando si prova a confrontarsi le persone tendono ad omologarti e inquadrarti nei loro schemi e tu puntualmente non riesci a riconoscerti in nessuno di questi. Si soffre perché alla fine ci provi a infilarti in quelle scatoline, a sederti buono buono per essere riconosciuto dall'una o dall'altra parte ma poi ti rendi presto conto che sei seduto scomodo. Che in quel posto, in quella posizione proprio non riesci a starci. Alla fine sgusci fuori, ti mostri per quello che sei e ti ritrovi solo. A seconda delle età ti ritrovi anche preso in giro, o offeso, o semplicemente tagliato fuori da determinati ambienti che richiedono un senso di appartenenza che tu pur sforzandoti non riuscirai mai ad avere. Non sei un mostro. Non lo sei affatto, ma tante volte ti fanno credere di esserlo perché tutto ciò che sfugge al controllo per molte persone è male. Soprattutto per le persone conservatrici, o per le persone religiose ma non solo. Finisci per inserirti in ambienti in cui bullizzare è talmente istituzionale da non essere neppure percepito da chi perpetra il bullismo. Quando si da per scontato che tutti la pensino in un modo e tu non sei tra quelli. Ci si sente come un vegano continuamente invitato a grigliate di carne. Continui dirlo, "Raga, io non mangio carne", e continuano a risponderti "Non sei obbligato a mangiarla, ci sono queste buonissime verdurine gratinate al formaggio". Alla fine o ti adegui o smetti di andare, "che strano quel tipo" dicono loro derubricheranno il problema. Finisci per cercare di circondarti solo di persone come te, strane, fuori dalla media. Internet invece ha cambiato le carte in tavola. Non in maniera sostanziale, gli umani continuano a restare umani. (short.staipa.it/a01du). Nei primi anni, prima dell'arrivo dei moderni Social Network i forum tematici, erano un coacervo di gente strana, strana come me, strana come noi. Erano un modo per conoscersi prima per iscritto e poi di persona come a molti di noi strani piace ma senza l'intermediazione lenta della posta tradizionale.
Improvvisamente il mondo, si è accorto che le persone strane non erano così rare, e quindi appunto strane. Più precisamente che esisteva una quantità di persone che si riconoscevano come tali sufficiente a farne un possibile target pubblicitario. Basta guardare le serie TV. Nel 1974, ben prima di internet, la stranezza veniva rappresentata con personaggi come Potsie di Happy Days, probabilmente il personaggio in cui è stato introdotto il termine nerd. Il personaggio è essenzialmente una persona goffa, ingenua e un po' troppo rigida, il bersaglio perfetto degli scherzi di Fonzie, il quale diceva che tutti gli appassionati di scienze e matematica erano dei nerd, assimilando determinati interessi all'essere sfigato. Nel 1989 arrivava Internet e contemporaneamente Screech di Bayside School e Steve Urkel di 8 sotto un tetto. Il primo era il personaggio strano della sit-com, con una voce strana, bravissimo a fare i compiti e che in possesso di un robot. Non era un personaggio bellissimo ma meno negativo che in passato. Il secondo era divertente e piaceva al pubblico ma si trattava sempre di un personaggio occhialuto, con la voce nasale, vestito con pantaloni a vita altissima sostenuti da bretelle e goffo nei rapporti sociali. Insomma divertente, eh? Ma chi vorrebbe sentirsi rappresentato da lui, o vorrebbe essere lui? Poco dopo è arrivato Carlton Banks in Il Principe di Bel-Air, nel 1990. Forse il primo nerd vestito quasi normale e con una fissa per Tom Jones invece che per qualche materia scientifica Dobbiamo arrivare probabilmente a Ross Geller di Friends, nel 1994 per avere un nerd simpatico, che possa avere relazioni sentimentali e che non venga preso in giro costantemente per le sue stranezze. Internet era già comune, almeno tra i nerd. I forum erano già una realtà consolidata anche se non in Italia era ancora agli inizi. Da lì è stata una marcia trionfale del nerd. I Geeks di Freaks and Geeks, e Rory Gilmore di Una Mamma per Amica, nel 2000, hanno iniziato ad insegnarci che essere strani poteva essere un valore in cui riconoscersi. Sono passati 24 anni ma la cosa non è ancora chiara e c'è ancora bisogno di ribadirlo. Poi nel 2007 arrivano Chuck Bartowski in Chuck e Sheldon, Leonard, Howard, Raj,, Bernadette, Stuart e alla fine perfino Penny alla fine in Big Bang Theory a rendere bello il nerd, o in generale lo strano. Non solo presentandoli come personaggi ma iinnalzandoli a protagonisti, affrontandone le difficoltà. Sono tutti un'estremizzazione di qualche lato che molti di noi che si ritengono diversi dalla media hanno. Sono personaggi che vanno fieri di come sono e che imparano a integrarsi nella società senza perdere il proprio status, senza nasconderlo. Elliot Anderson, in Mr. Robot del 2015 infine è l'esempio definitivo dello sdoganamento, una serie non per nerd, non basata su riferimenti a supereroi, fumetti, giochi di ruolo e nerdate varie che porta un personaggio disagiato e in difficoltà sociale ad essere il cardine di una rivoluzione di livello mondiale. Il mondo sta cambiando, ed è un bene. E non c'entra con le mode, quelle per cui la stessa persona il giorno prima adora Barbie e vorrebbe essere come lei e il giorno dopo adora Mercoledì e vorrebbe essere come lei. Il mondo sta cambiando perché oggi si può sentirsi diversi dalla media e manifestare questa propria diversità trovando chi la pensa come noi, chi vive le stesse difficoltà senza necessariamente doversi inquadrare in una casella. Per questo, è importante oggi più che mai la diversità, essere fieri di sentirsi diversi, essere fieri di rifiutare l'omologazione e lottare contro gli inconsapevoli bulli che appartengono alle maggioranza. È manifestando ciò che siamo realmente che troviamo chi ci può capire, è mostrando ciò che siamo che ci possiamo sentire accettati e ci possiamo accettare. Chi non vuole capire non conta. Non è essere accettati da tutti che ci può rendere felici ma accettare noi stessi. Giunti a questa consapevolezza tutto il resto smette di essere di un qualunque interesse.
Se ti senti diverso ricorda che ci sono milioni di persone là fuori che si sentono allo stesso modo e che può essere facilmente trovarle, se non sotto casa nella rete. Diverso non è strano. Diverso è bello, un valore in più che ti rende speciale.
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enkeynetwork · 6 months ago
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newsnoshonline · 10 months ago
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Una cicogna, un pescatore e il loro improbabile legame incantano la Turchia Un incontro magico sul lago Tredici anni fa, il pescatore Adem Yilmaz di un piccolo villaggio turco ha fatto un incontro speciale mentre tirava su la sua rete: una cicogna maestosa sulla sua barca. Un legame improbabile che incanta la Turchia Da quel giorno è iniziata un’affascinante storia tra l’uomo e l’uccello, che ha catturato l’attenzione di tutta la Turchia e ha ispirato una campagna sui social media. La coppia si è trasformata in una favola moderna di amicizia inter-specie. Una storia di fedeltà e ritorni La cicogna, soprannominata Yaren, ha continuato a tornare sulla barca di Yilmaz ogni anno,
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personal-reporter · 1 year ago
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Amicizia nell'era digitale: connessioni virtuali e realtà emotiva
Nell’epoca moderna, la tecnologia ha rivoluzionato la nostra concezione di amicizia, introducendo nuove dinamiche attraverso i social media e le connessioni virtuali. Mentre queste piattaforme offrono opportunità senza precedenti per connettersi con gli altri, è essenziale esaminare come influenzino la natura e la profondità delle relazioni umane. Continue reading Untitled
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pier-carlo-universe · 3 months ago
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La fabbrica delle stelle: Un viaggio ironico tra Sicilia e Venezia con Saverio Lamanna. Recensione di Pier Carlo Lava
Un’indagine tra luci e ombre del cinema per il disilluso giornalista siciliano di Gaetano Savatteri
Un’indagine tra luci e ombre del cinema per il disilluso giornalista siciliano di Gaetano Savatteri. La fabbrica delle stelle di Gaetano Savatteri è un romanzo che mescola giallo, ironia e critica sociale attraverso le avventure di Saverio Lamanna, ex giornalista disilluso, che torna in Sicilia dopo un licenziamento e si ritrova coinvolto in avventure improbabili e misteriose. In questo…
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cinquecolonnemagazine · 1 year ago
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Cosa cercano gli adolescenti nel web?
Gli adolescenti esprimono la necessità di ridurre il contenuto sessuale e romantico nei media e nel web a favore di rappresentazioni di amicizia. Il rapporto annuale "Adolescenti e Schermi" del Centro per Studiosi e Narratori (CSS) dell'Università della California di Los Angeles (UCLA) ha rilevato che i giovani, insieme alla fascia di età 18-24, preferiscono vedere meno sesso e romanticismo nelle serie TV e nei film, optando per un maggiore focus sulle amicizie e le relazioni platoniche. Adolescenti nel web: cosa ci dicono i dati? Il rapporto ha rivelato che il 47,5% dei partecipanti di età compresa tra 13 e 24 anni ritiene che la maggior parte dei programmi TV e dei film non necessiti di contenuti sessuali, mentre il 51,5% desidera una maggiore enfasi sulle amicizie e le relazioni platoniche. Il 56% dei giovani tra 10 e 24 anni preferisce i contenuti originali rispetto a franchise o remake. Inoltre, il doppio dei giovani preferisce la pubblicazione di intere stagioni piuttosto che episodi settimanali. Troppo romanticismo? Quasi la metà dei partecipanti ritiene che il romanticismo sia eccessivamente presente nei media (44,3%) e che il sesso sia spesso superfluo nelle trame dei programmi TV e dei film (47,5%). La maggioranza (51,5%) vuole vedere più contenuti incentrati sulle amicizie e le relazioni platoniche, mentre il 39% cerca personaggi a-romantici e a-sessuali sullo schermo. Le parole degli esperti dietro lo studi “Tra gli adolescenti c’è stato un ampio dibattito sul significato della comunità dopo la pandemia di COVID-19 e sull’isolamento che ne è derivato. Gli adolescenti cercano nei media un ‘terzo luogo’ in cui possono connettersi e sentirsi parte di qualcosa, e con titoli spaventosi su cambiamenti climatici, pandemie e destabilizzazione globale, ha senso che si stiano avvicinando a ciò che è più familiare in quegli spazi”, ha affermato Rivas-Lara, che ha una laurea in psicologia e sta conseguendo un master in lavoro sociale presso la UCLA. Web ma anche TV Inoltre, il rapporto ha rilevato che i giovani preferiscono il binge-watching, ossia guardare tutte le puntate di una serie in una volta, e sono orientati verso i contenuti originali rispetto a remake o opere basate su proprietà intellettuali preesistenti. Gli adolescenti cercano storie che riflettano le loro vite e sono alla ricerca di autenticità, con TikTok che spicca come la piattaforma media più autentica. Foto di Nino Souza Nino da Pixabay Read the full article
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Il fenomeno Hikikomori e i mali oscuri della Generazione Z: l'identikit e i dati
Cantanti che esistono solo nel mondo digitale, chatbot programmate per fare amicizia, social media sempre più personalizzati, app di fotoritocco in tempo reale. Le intelligenze artificiali, un tempo relegate al mondo scientifico, sono oggi alla portata di tutti con il loro carico di opportunità, ma anche di rischi e problemi etici. La fascia di età più esposta è quella dei nativi digitali.…
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TALK TO ME
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:: Trama Talk to Me ::
Mia ha perso da poco la madre e ha un rapporto complicato con il padre. L'amica Jade e il fratellino di lei Riley hanno un rapporto di amicizia molto stretto con Mia e la ospitano a casa. Intanto tra i coetanei di Mia e Jade si diffonde sempre più una serie di video che ritrae gli effetti di un gioco: una sorta di seduta spiritica. Quando Hayley propone a Mia di sottoporsi alla sfida in questione, la ragazza sorprendentemente accetta e vive un'esperienza sconvolgente. I due registi Philippou al debutto non levano mai il piede dall'acceleratore, nemmeno di fronte a soggetti sensibili, come minorenni o minoranze etniche, con una libertà narrativa che nella media dei prodotti americani del genere è un lontano ricordo. La tendenza degli ultimi anni, specie attraverso le produzioni Blumhouse, ha molto insistito sul potenziale horror di social e nuove tecnologie, ma l'approccio di Talk to Me predilige la sostanza al sensazionalismo, la sospensione dell'incredulità che conduce al jump scare.
Un film (in Italiano anche pellicola) è una serie di immagini che, dopo essere state registrate su uno o più supporti cinematografici e una volta proiettate su uno schermo, creano l'illusione di un'immagine in movimento.[1] Questa illusione ottica permette a colui che guarda lo schermo, nonostante siano diverse immagini che scorrono in rapida successione, di percepire un movimento continuo.
Il processo di produzione cinematografica viene considerato ad oggi sia come arte che come un settore industriale. Un film viene materialmente creato in diversi metodi: riprendendo una scena con una macchina da presa, oppure fotografando diversi disegni o modelli in miniatura utilizzando le tecniche tradizionali dell'animazione, oppure ancora utilizzando tecnologie moderne come la CGI e l'animazione al computer, o infine grazie ad una combinazione di queste tecniche.
L'immagine in movimento può eventualmente essere accompagnata dal suono. In tale caso il suono può essere registrato sul supporto cinematografico, assieme all'immagine, oppure può essere registrato, separatamente dall'immagine, su uno o più supporti fonografici.
Con la parola cinema (abbreviazione del termine inglese cinematography, "cinematografia") ci si è spesso normalmente riferiti all'attività di produzione dei film o all'arte a cui si riferisce. Ad oggi con questo termine si definisce l'arte di stimolare delle esperienze per comunicare idee, storie, percezioni, sensazioni, il bello o l'atmosfera attraverso la registrazione o il movimento programmato di immagini insieme ad altre stimolazioni sensoriali.[2]
In origine i film venivano registrati su pellicole di materiale plastico attraverso un processo fotochimico che poi, grazie ad un proiettore, si rendevano visibili su un grande schermo. Attualmente i film sono spesso concepiti in formato digitale attraverso tutto l'intero processo di produzione, distribuzione e proiezione.
Il film è un artefatto culturale creato da una specifica cultura, riflettendola e, al tempo stesso, influenzandola. È per questo motivo che il film viene considerato come un'importante forma d'arte, una fonte di intrattenimento popolare ed un potente mezzo per educare (o indottrinare) la popolazione. Il fatto che sia fruibile attraverso la vista rende questa forma d'arte una potente forma di comunicazione universale. Alcuni film sono diventati popolari in tutto il mondo grazie all'uso del doppiaggio o dei sottotitoli per tradurre i dialoghi del film stesso in lingue diverse da quella (o quelle) utilizzata nella sua produzione.
Le singole immagini che formano il film sono chiamate "fotogrammi". Durante la proiezione delle tradizionali pellicole di celluloide, un otturatore rotante muove la pellicola per posizionare ogni fotogramma nella posizione giusta per essere proiettato. Durante il processo, fra un frammento e l'altro vengono creati degli intervalli scuri, di cui però lo spettatore non nota la loro presenza per via del cosiddetto effetto della persistenza della visione: per un breve periodo di tempo l'immagine permane a livello della retina. La percezione del movimento è dovuta ad un effetto psicologico definito come "fenomeno Phi".
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uscita28settembre2023 · 1 year ago
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TALK TO ME
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✔️ 𝐒𝐓𝐑𝐄𝐀𝐌𝐈𝐍𝐆 𝐎𝐑𝐀 𝐐𝐔𝐈 ▶ https://t.co/WxFUAQNFR5
:: Trama Talk to Me :: Mia ha perso da poco la madre e ha un rapporto complicato con il padre. L'amica Jade e il fratellino di lei Riley hanno un rapporto di amicizia molto stretto con Mia e la ospitano a casa. Intanto tra i coetanei di Mia e Jade si diffonde sempre più una serie di video che ritrae gli effetti di un gioco: una sorta di seduta spiritica. Quando Hayley propone a Mia di sottoporsi alla sfida in questione, la ragazza sorprendentemente accetta e vive un'esperienza sconvolgente. I due registi Philippou al debutto non levano mai il piede dall'acceleratore, nemmeno di fronte a soggetti sensibili, come minorenni o minoranze etniche, con una libertà narrativa che nella media dei prodotti americani del genere è un lontano ricordo. La tendenza degli ultimi anni, specie attraverso le produzioni Blumhouse, ha molto insistito sul potenziale horror di social e nuove tecnologie, ma l'approccio di Talk to Me predilige la sostanza al sensazionalismo, la sospensione dell'incredulità che conduce al jump scare.
Un film (in Italiano anche pellicola) è una serie di immagini che, dopo essere state registrate su uno o più supporti cinematografici e una volta proiettate su uno schermo, creano l'illusione di un'immagine in movimento.[1] Questa illusione ottica permette a colui che guarda lo schermo, nonostante siano diverse immagini che scorrono in rapida successione, di percepire un movimento continuo.
Il processo di produzione cinematografica viene considerato ad oggi sia come arte che come un settore industriale. Un film viene materialmente creato in diversi metodi: riprendendo una scena con una macchina da presa, oppure fotografando diversi disegni o modelli in miniatura utilizzando le tecniche tradizionali dell'animazione, oppure ancora utilizzando tecnologie moderne come la CGI e l'animazione al computer, o infine grazie ad una combinazione di queste tecniche.
L'immagine in movimento può eventualmente essere accompagnata dal suono. In tale caso il suono può essere registrato sul supporto cinematografico, assieme all'immagine, oppure può essere registrato, separatamente dall'immagine, su uno o più supporti fonografici.
Con la parola cinema (abbreviazione del termine inglese cinematography, "cinematografia") ci si è spesso normalmente riferiti all'attività di produzione dei film o all'arte a cui si riferisce. Ad oggi con questo termine si definisce l'arte di stimolare delle esperienze per comunicare idee, storie, percezioni, sensazioni, il bello o l'atmosfera attraverso la registrazione o il movimento programmato di immagini insieme ad altre stimolazioni sensoriali.[2]
In origine i film venivano registrati su pellicole di materiale plastico attraverso un processo fotochimico che poi, grazie ad un proiettore, si rendevano visibili su un grande schermo. Attualmente i film sono spesso concepiti in formato digitale attraverso tutto l'intero processo di produzione, distribuzione e proiezione.
Il film è un artefatto culturale creato da una specifica cultura, riflettendola e, al tempo stesso, influenzandola. È per questo motivo che il film viene considerato come un'importante forma d'arte, una fonte di intrattenimento popolare ed un potente mezzo per educare (o indottrinare) la popolazione. Il fatto che sia fruibile attraverso la vista rende questa forma d'arte una potente forma di comunicazione universale. Alcuni film sono diventati popolari in tutto il mondo grazie all'uso del doppiaggio o dei sottotitoli per tradurre i dialoghi del film stesso in lingue diverse da quella (o quelle) utilizzata nella sua produzione.
Le singole immagini che formano il film sono chiamate "fotogrammi". Durante la proiezione delle tradizionali pellicole di celluloide, un otturatore rotante muove la pellicola per posizionare ogni fotogramma nella posizione giusta per essere proiettato. Durante il processo, fra un frammento e l'altro vengono creati degli intervalli scuri, di cui però lo spettatore non nota la loro presenza per via del cosiddetto effetto della persistenza della visione: per un breve periodo di tempo l'immagine permane a livello della retina. La percezione del movimento è dovuta ad un effetto psicologico definito come "fenomeno Phi".
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unfilmdidannyphilippou · 1 year ago
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Talk to Me
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:: Trama Talk to Me :: Mia ha perso da poco la madre e ha un rapporto complicato con il padre. L'amica Jade e il fratellino di lei Riley hanno un rapporto di amicizia molto stretto con Mia e la ospitano a casa. Intanto tra i coetanei di Mia e Jade si diffonde sempre più una serie di video che ritrae gli effetti di un gioco: una sorta di seduta spiritica. Quando Hayley propone a Mia di sottoporsi alla sfida in questione, la ragazza sorprendentemente accetta e vive un'esperienza sconvolgente. I due registi Philippou al debutto non levano mai il piede dall'acceleratore, nemmeno di fronte a soggetti sensibili, come minorenni o minoranze etniche, con una libertà narrativa che nella media dei prodotti americani del genere è un lontano ricordo. La tendenza degli ultimi anni, specie attraverso le produzioni Blumhouse, ha molto insistito sul potenziale horror di social e nuove tecnologie, ma l'approccio di Talk to Me predilige la sostanza al sensazionalismo, la sospensione dell'incredulità che conduce al jump scare.
Un film (in Italiano anche pellicola) è una serie di immagini che, dopo essere state registrate su uno o più supporti cinematografici e una volta proiettate su uno schermo, creano l'illusione di un'immagine in movimento.[1] Questa illusione ottica permette a colui che guarda lo schermo, nonostante siano diverse immagini che scorrono in rapida successione, di percepire un movimento continuo.
Il processo di produzione cinematografica viene considerato ad oggi sia come arte che come un settore industriale. Un film viene materialmente creato in diversi metodi: riprendendo una scena con una macchina da presa, oppure fotografando diversi disegni o modelli in miniatura utilizzando le tecniche tradizionali dell'animazione, oppure ancora utilizzando tecnologie moderne come la CGI e l'animazione al computer, o infine grazie ad una combinazione di queste tecniche.
L'immagine in movimento può eventualmente essere accompagnata dal suono. In tale caso il suono può essere registrato sul supporto cinematografico, assieme all'immagine, oppure può essere registrato, separatamente dall'immagine, su uno o più supporti fonografici.
Con la parola cinema (abbreviazione del termine inglese cinematography, "cinematografia") ci si è spesso normalmente riferiti all'attività di produzione dei film o all'arte a cui si riferisce. Ad oggi con questo termine si definisce l'arte di stimolare delle esperienze per comunicare idee, storie, percezioni, sensazioni, il bello o l'atmosfera attraverso la registrazione o il movimento programmato di immagini insieme ad altre stimolazioni sensoriali.[2]
In origine i film venivano registrati su pellicole di materiale plastico attraverso un processo fotochimico che poi, grazie ad un proiettore, si rendevano visibili su un grande schermo. Attualmente i film sono spesso concepiti in formato digitale attraverso tutto l'intero processo di produzione, distribuzione e proiezione.
Il film è un artefatto culturale creato da una specifica cultura, riflettendola e, al tempo stesso, influenzandola. È per questo motivo che il film viene considerato come un'importante forma d'arte, una fonte di intrattenimento popolare ed un potente mezzo per educare (o indottrinare) la popolazione. Il fatto che sia fruibile attraverso la vista rende questa forma d'arte una potente forma di comunicazione universale. Alcuni film sono diventati popolari in tutto il mondo grazie all'uso del doppiaggio o dei sottotitoli per tradurre i dialoghi del film stesso in lingue diverse da quella (o quelle) utilizzata nella sua produzione.
Le singole immagini che formano il film sono chiamate "fotogrammi". Durante la proiezione delle tradizionali pellicole di celluloide, un otturatore rotante muove la pellicola per posizionare ogni fotogramma nella posizione giusta per essere proiettato. Durante il processo, fra un frammento e l'altro vengono creati degli intervalli scuri, di cui però lo spettatore non nota la loro presenza per via del cosiddetto effetto della persistenza della visione: per un breve periodo di tempo l'immagine permane a livello della retina. La percezione del movimento è dovuta ad un effetto psicologico definito come "fenomeno Phi".
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tecnowiz · 1 year ago
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Come usare i social media in modo sicuro e rispettoso
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I social media sono diventati una parte integrante della nostra vita quotidiana. Ci permettono di comunicare con gli altri, di condividere i nostri interessi, di informarci e di divertirci. Tuttavia, l’uso dei social media comporta anche dei rischi e delle responsabilità, sia per la nostra privacy che per il rispetto altrui. come usare i social media in modo sicuro e rispettoso?
Vuoi sapere come proteggere la tua privacy, la tua sicurezza e la tua reputazione online? Scopri come usare i social media in modo sicuro e rispettoso
Con il crescente numero di minacce alla privacy e alla sicurezza online, è diventato ancora più importante utilizzare i social media in modo consapevole. In questo articolo, ti mostrerò come utilizzare i social media in modo sicuro e rispettoso della privacy per garantire una presenza online consapevole e senza rischi.
Impostazioni privacy e sicurezza
Il primo passo su come usare i social media in modo sicuro e rispettoso è verificare e aggiornare regolarmente le impostazioni di privacy e sicurezza dei vari account. Su Facebook e Instagram è importante stabilire chi può vedere il nostro profilo e le nostre attività, ad esempio limitandole solo agli amici. Bisogna poi attivare l'autenticazione in due fattori quando possibile, così da avere un ulteriore livello di protezione in caso di accessi non autorizzati al nostro account. È consigliabile cambiare periodicamente le proprie password, renderle il più complesse possibile e non utilizzare le stesse su diversi servizi. Come controllare la sicurezza del tuo profilo sui principali social network Per evitare questi problemi, è importante controllare la sicurezza del nostro profilo sui principali social network. In questo articolo, ti mostreremo come fare per Facebook, Instagram, Twitter e TikTok. Facebook Facebook è il social network più popolare al mondo, con oltre 2,8 miliardi di utenti attivi al mese. Per proteggere il tuo account e i tuoi contenuti su Facebook, puoi seguire questi passaggi: Accedi al tuo profilo e clicca sull’icona Account (quella con la foto del tuo profilo) in alto a destra. Seleziona “Impostazioni e privacy” e poi “Impostazioni”. Nella sezione “Privacy”, puoi verificare la solidità della tua password e attivare l’autenticazione a due fattori.
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Questa opzione ti richiede di inserire un codice che ricevi sul tuo telefono o tramite un’app ogni volta che accedi da un dispositivo sconosciuto. Puoi anche impostare delle notifiche d’accesso che ti avvisano in caso di tentativi di accesso non autorizzati. Nella sezione “Privacy”, puoi modificare le tue impostazioni sulla privacy. Puoi scegliere chi può vedere i tuoi post, le tue storie, le tue informazioni personali e le tue foto. Puoi anche decidere chi può cercarti su Facebook tramite il tuo numero di telefono o il tuo indirizzo email. Inoltre, puoi limitare le richieste di amicizia che ricevi e bloccare le persone che non vuoi contattare.
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Nella sezione “App e siti web”, puoi gestire le app e i siti web che sono collegati al tuo account Facebook. Puoi rimuovere quelli che non usi più o che non ti sembrano affidabili. Puoi anche controllare quali informazioni condividi con queste app e siti web e quali azioni possono pubblicare sul tuo profilo. Instagram Instagram è il social network dedicato alla condivisione di foto e video, con oltre 1 miliardo di utenti attivi al mese. Per proteggere il tuo account e i tuoi contenuti su Instagram, puoi seguire questi passaggi: Accedi al tuo profilo e clicca sull’icona a forma di un ingranaggio o l'immagine del tuo profilo. Tocca il menu a tre linee in alto a destra e scegli “Impostazioni e privacy”.
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Nella sezione “Sicurezza”, puoi attivare l’autenticazione a due fattori, come su Facebook. Puoi anche accedere alla cronologia delle attività del tuo account e verificare se ci sono stati accessi sospetti o azioni insolite. Nella sezione “Privacy”, puoi modificare le tue impostazioni sulla privacy. Puoi scegliere se rendere il tuo profilo pubblico o privato, in modo da controllare chi può vedere i tuoi post e le tue storie. Puoi anche gestire le tue interazioni con gli altri utenti, bloccando o limitando quelli che ti danno fastidio o che ti scrivono commenti negativi. Inoltre, puoi filtrare i commenti offensivi o inappropriati usando un sistema automatico o personalizzato. Twitter Twitter è il social network basato sui messaggi brevi chiamati tweet, con oltre 330 milioni di utenti attivi al mese3. Per proteggere il tuo account e i tuoi contenuti su Twitter, puoi seguire questi passaggi: Accedi al tuo profilo e clicca sull’icona con l'immagine del tuo profilo in alto a sinistra. Seleziona “Impostazioni e assistenza” e poi “Impostazioni e Privacy”. Nella sezione “Sicurezza”, puoi attivare l’autenticazione a due fattori, come su Facebook e Instagram. Puoi anche modificare la tua password e verificare i dispositivi collegati al tuo account.
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Nella sezione “Privacy e sicurezza”, puoi modificare le tue impostazioni sulla privacy e la sicurezza. Puoi scegliere chi può seguire il tuo profilo, chi può inviarti messaggi diretti, chi può taggarti nelle foto e chi può trovarti tramite il tuo numero di telefono o il tuo indirizzo email. Puoi anche proteggere i tuoi tweet, in modo che siano visibili solo ai tuoi follower. Inoltre, puoi silenziare o bloccare gli utenti che non ti piacciono o che ti scrivono tweet indesiderati. TikTok TikTok è il social network dedicato alla creazione e alla condivisione di video brevi, con oltre 689 milioni di utenti attivi al mese. Per proteggere il tuo account e i tuoi contenuti su TikTok, puoi seguire questi passaggi: Accedi al tuo profilo e clicca sull’icona della tua immagine del profilo in basso a destra (sul cellulare) o in alto a destra (sul PC). Tocca il menu a tre punti in alto a destra e poi Impostazioni quindi “Privacy”.
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Nella sezione “Visibilità”, puoi attivare la modalità privata, che rende il tuo profilo visibile solo alle persone che approvi. Puoi anche gestire le tue preferenze sui messaggi diretti, sui commenti, sui duetti, sulle reazioni e sulle menzioni. Puoi anche bloccare o segnalare gli utenti che ti disturbano o che violano le norme della community.
Condivisione delle informazioni
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Rivelare troppe informazioni personali online può mettere a rischio la nostra sicurezza e privacy. Evitiamo di pubblicare dettagli precisi come l'indirizzo di casa, il luogo di lavoro, numeri di telefono e date precise di viaggi e vacanze. Cautela anche con la condivisione di foto particolarmente indicizzabili, ad esempio selfie davanti a monumenti e luoghi riconoscibili. Quando posterò contenuti, assicuriamoci di aver il consenso di tutte le persone presenti nelle immagini. Non esitiamo poi a rimuovere post e foto vecchie di cui non vogliamo più la pubblica circolazione.
Attenzione alle app di terze parti
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Le app di terze parti collegate ai nostri account social potrebbero condividere le nostre informazioni con altre società senza il nostro consenso. Evitiamo di autorizzare l'accesso a troppi dati e notifichiamo sempre qualsiasi app che non utilizziamo più, revocandone i permessi di accesso. Controlliamo periodicamente le autorizzazioni concesse e rimuoviamo manualmente quelle non necessarie.
Amministrare la lista amici
Un elenco amici troppo ampio riduce la privacy. Rimuoviamo account che non conosciamo personalmente e gestiamo con attenzione chi posso vedere il nostro profilo e le nostre attività. Attenzione anche alle richieste di amicizia sospette o da parte di sconosciuti: è meglio rifiutarle per non fornire elementi a potenziali truffatori.
Postare con giudizio
Non tutto ciò che pubblichiamo online deve essere condiviso con centinaia di persone. Scegliamo con cura quali contenuti rendere visibili a tutti e quali limitare agli amici selezionati. Evitiamo inoltre di pubblicare foto di documenti personali come patente e tessera sanitaria. Prima di postare, chiediamoci sempre se quel contenuto potrebbe metterci in imbarazzo o danneggiarci in futuro.
Parole chiave oscurate
Alcune parole chiave legate a dati sensibili come nome, cognome, luogo e data di nascita dovrebbero essere oscurate dai nostri post. Così facendo impediamo che quei termini specifici vengano indicizzati dai motori di ricerca, limitando il tracciamento delle nostre informazioni personali online.
Attenzione alle interazioni
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Un altro modo su come usare i social media in modo sicuro e rispettoso è quella delle interazioni. Le interazioni sui social, come like, commenti e condivisioni, possono lasciare tracce sul nostro profilo e rivelare dettagli della nostra personalità e abitudini. Valutiamo bene cosa apprezzare o condividere, soprattutto se si tratta di contenuti controversi, politici o che possono urtare la sensibilità altrui.
Evitare truffe e phishing
I criminali del web sfruttano i social anche per le loro campagne di phishing. Teniamoci lontani da link sospetti condivisi da account non noti e verifichiamo sempre l'autenticità di richieste di accesso ai dati che dovrebbero arrivarci soltanto via canali ufficiali delle piattaforme. Diffidiamo inoltre di offerte troppo allettanti o promozioni prive di dettagli affidabili.
Proteggere la reputazione online
Come ultimo consiglio per usare i social media in modo sicuro e rispettoso è quella sulla reputazione. Le informazioni che pubblichiamo possono influenzare la nostra reputazione digitale e avere ripercussioni anche in ambito lavorativo. Evitiamo di condividere contenuti imbarazzanti o lesivi della nostra immagine. Sappiamo inoltre che le nostre tracce sui social sono visibili a potenziali datori di lavoro e altre figure professionali.
Conclusione
I social network costituiscono una dimensione ormai imprescindibile delle nostre vite, ma vanno utilizzate con intelligenza e responsabilità. Adottando accorgimenti come quelli indicati in questo articolo, possiamo continuare a godere dei vantaggi della condivisione online senza mettere in pericolo noi stessi e la nostra privacy. L'importante è essere coscienti di quali informazioni riveliamo e a chi le affidiamo, applicando buon senso e discrezione ad ogni nostra interazione digitale.
Note finali
E siamo arrivati alle note finali di questa guida: Come usare i social media in modo sicuro e rispettoso. Ma prima di salutare volevo informarti che mi trovi anche sui Social Network, Per entrarci clicca sulle icone appropriate che trovi nella Home di questo blog, inoltre se la guida ti è piaciuta condividila pure attraverso i pulsanti social di Facebook, Twitter, Pinterest e Tumblr, per far conoscere il blog anche ai tuoi amici, ecco con questo è tutto Wiz ti saluta. Read the full article
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